Catastrofi naturali e obbligo assicurativo: cosa prevede la legge, perché è importante, e cosa devono fare oggi le imprese.
- Maurizio Ruberto
- 24 apr
- Tempo di lettura: 4 min

Negli ultimi mesi, il tema della protezione aziendale dai rischi catastrofali è entrato prepotentemente nel dibattito economico e normativo nazionale. Con l’introduzione di un obbligo assicurativo per le imprese, il legislatore ha deciso di intervenire in modo diretto per rafforzare la resilienza del sistema produttivo italiano contro eventi estremi come terremoti, alluvioni, frane e inondazioni.
Vediamo, in dettaglio, cosa prevede la normativa, quali sono i tempi da rispettare, perché questa legge rappresenta una svolta e come le imprese possono prepararsi con consapevolezza e serenità.
Il quadro normativo: cosa dice la legge
L’obbligo di sottoscrivere una copertura assicurativa contro le catastrofi naturali per le imprese italiane nasce con l’art. 1, comma 101, della Legge 30 dicembre 2023, n. 213 (Legge di Bilancio 2024).
Secondo quanto previsto dalla norma:
Tutte le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia devono assicurare i beni materiali iscritti nell’attivo patrimoniale contro i danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali.
I beni da assicurare sono:
Fabbricati
Terreni
Macchinari
Impianti
Attrezzature
Gli eventi coperti includono: sismi, alluvioni, frane, inondazioni, esondazioni.
Le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura sono escluse temporaneamente dall’obbligo.
Il Decreto Ministeriale 30 gennaio 2024, n. 18 ha successivamente stabilito le modalità operative e i criteri con cui le compagnie devono formulare i contratti. In particolare:
Le compagnie assicurative non possono rifiutare la stipula della copertura se operano nel ramo 8 (danni a cose) e non hanno superato il proprio limite di tolleranza al rischio.
Le polizze devono garantire un indennizzo a valore intero, salvo i terreni, coperti a primo rischio assoluto.
È previsto uno scoperto minimo del 15% e la possibilità di negoziare condizioni diverse per le grandi imprese.
L’obbligo, inizialmente previsto per il 31 marzo 2024, è stato prorogato al 31 dicembre 2024, offrendo così alle imprese più tempo per adeguarsi.
Perché questa legge: un cambio di paradigma nella gestione del rischio
L’Italia è uno dei Paesi europei più esposti a disastri naturali. Secondo i dati ufficiali, nel solo periodo 2010–2022 i danni diretti ed economici causati da eventi naturali estremi hanno superato i 50 miliardi di euro.
Storicamente, lo Stato ha spesso fatto fronte ai danni con misure emergenziali. Tuttavia, questo modello si è rivelato poco sostenibile e inefficiente. La nuova normativa si inserisce in una visione più ampia di gestione preventiva del rischio, che mira a:
Ridurre il ricorso sistemico agli aiuti pubblici;
Incentivare la cultura della prevenzione tra le imprese;
Rafforzare la stabilità economica anche in caso di eventi estremi.
In questo senso, la polizza contro le catastrofi naturali non è solo un obbligo, ma uno strumento di responsabilità e protezione patrimoniale.
Non un obbligo da subire, ma un’opportunità da capire
Leggendo con attenzione la normativa e il decreto attuativo, emerge chiaramente la volontà di costruire un sistema sostenibile e solido. I premi assicurativi sono proporzionati al rischio, tengono conto delle misure preventive adottate dall’impresa e vengono aggiornati periodicamente. È previsto anche il ruolo di SACE S.p.A. come riassicuratore pubblico, a supporto della capacità assuntiva del mercato.
Ma soprattutto, questa legge pone finalmente le imprese davanti a una domanda cruciale: siamo davvero pronti ad affrontare un evento catastrofale?
Troppo spesso si tende a rimandare, a pensare che “tanto non succede a me”. Eppure, chi lavora sul campo, tra immobili industriali, capannoni, impianti produttivi e sistemi tecnologici avanzati, sa bene quanto un danno possa compromettere l’operatività di un’intera azienda.
L’assicurazione contro le catastrofi naturali non è una semplice formalità burocratica, ma un gesto di consapevolezza e di rispetto verso il proprio lavoro, i dipendenti, i clienti, e il valore costruito nel tempo.
Assimox: una preparazione iniziata molto prima della legge
In Assimox abbiamo scelto di non aspettare l’obbligo per agire. Già da tempo studiamo soluzioni specifiche per la copertura dei rischi naturali, in sinergia con i principali player assicurativi e con un approccio completamente orientato alla personalizzazione.
Abbiamo investito nella conoscenza della norma, nella lettura dei decreti, nella formazione interna e nella costruzione di modelli valutativi capaci di offrire alle imprese una consulenza reale, completa, semplice da comprendere ma rigorosa nei contenuti.
Siamo convinti che il modo migliore per affrontare il rischio sia prevenirlo, e che ogni impresa meriti una copertura costruita sulla base delle sue caratteristiche reali, non su un modulo standard.
Per qualsiasi chiarimento, informazione o valutazione, siamo a disposizione. Senza fretta, senza pressioni. Solo con l’obiettivo di fare le cose per bene, come meritano di essere fatte.
© 2023 Assimox Srl | Capitale sociale € 120.000,00 i.v. | P.Iva/Cf IT10528610016 del Registro delle imprese di Torino | REA 1140808
Sede Legale e Operativa: Corso Re Umberto, 8 – 10121 Torino (TO) - Phone: +39 011 19887386 - Fax: +39 011 19887387
Sede Operativa di Arezzo : Via Margaritone, 32 – 52100 Arezzo (AR) - Phone: +39 0575 1645127
E-mail: info@assimox.com – PEC: assimox@pec.it - Per reclami potete utilizzare gli stessi recapiti.
Assimox Srl è Iscritta al R.U.I. sezione B n. 000381298 del 24 Maggio 2011 - Iscrizione consultabile su https://servizi.ivass.it/RuirPubblica
intermediario assicurativo soggetto alla vigilanza dell’IVASS – Istituto per la vigilanza sulle Assicurazioni
Comments